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Giuseppe Fargione italy
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Gli ultimi "carbonari"
Si sceglie la legna migliore e si costruiscono strutture che sembrano "piccoli vulcani": all’interno dei quali la legna cuoce. Si tratta di un lungo processo che dura anche un mese: una pila di tronchi di spessore largo formano una canna fumaria al centro e via via si aggiungono pezzi di legna sempre più sottili fino a completare la costruzione semisferica che si ricoprirà di terra umida.
Finita la cottura il carbone verrà dissotterrato ed è pronto per la distribuzione.
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Nei boschi di Serra San Bruno, un piccolo paese nell’interno della Calabria, sono rimaste poche famiglie che producono il carbone vegetale, un’antica “arte” tramandata di padre in figlio, Il lavoro del Carbonaio è senza sosta e senza cognizione temporale tanto da richiedere il coinvolgimento tutta la famiglia.Si sceglie la legna migliore e si costruiscono strutture che sembrano "piccoli vulcani": all’interno dei quali la legna cuoce. Si tratta di un lungo processo che dura anche un mese: una pila di tronchi di spessore largo formano una canna fumaria al centro e via via si aggiungono pezzi di legna sempre più sottili fino a completare la costruzione semisferica che si ricoprirà di terra umida.
Finita la cottura il carbone verrà dissotterrato ed è pronto per la distribuzione.
about the photographer
Fotografo per passione ed empatico viaggiatore, nato nel mese di giugno in Sicilia dove vivo e mi diverto con la fotografia. Negli anni, ho curato mostre personali e partecipato a mostre collettive, ho curato la realizzazione di diversi progetti editoriali legati alla presentazione di mostre, libri, eventi e progetti multimediali. Da freelance collaboro e scrivo per diverse agenzie di settore. Dopo un Master in Comunicazione e Web Marketing, con il mio fraterno amico Salvo nel 1998, “intuitivamente” abbiamo “creato” Visual Designer Mediabeta, una scommessa alquanto ardita per un piccolo centro del sud, ma che oggi possiamo dire vinta. Negli ultimi anni ho cercato di "capire quello che non so" della fotografia... e mi sono dedicato alla mia formazione attraverso corsi e wokshop con autori di riferimento continuando a frequentare l'ambiente associativo fotografico catanese e milanese. Continuo a fotografare, per raccontare le cose mentre avvengono, come se non ci fossi, ma allo stesso tempo restando profondamente dentro l’immagine, “viaggio” per il desiderio di conoscere nuove culture e penetrare in luoghi piu’ remoti e inaccessibili immedesimandomi nelle situazioni che incontro, per ‘’narrarli’’ attraverso le immagini. Sono rimasto, per indole e convinzione, un "fotografo" freelance, a cui piace "fotografare" per raccontare, per non dimenticare, per non smettere di "sognare".back to gallery