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GIULIO MASTRANGELO italy
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Don't dream it's over
sul significato del relazionarsi con l'altro da sé e sulla possibilità di comunicare, in modo autentico, un vissuto soggettivo che si riveli per ciò stesso collettivo.
Quanto è reale l'immagine che si costruisce di se stessi e si crede di presentare al mondo? Quanto quest'immagine ci avvicina o allontana da ciò che siamo realmente?
L'immagine di sé è strettamente legata l'inesorabile umano desiderio di essere desiderato dall'altro e questo alla ricerca del segno, dell'immagine di sé nell'altro come fosse la giustificazione della propria esistenza.
Ma come possiamo fare un'autentica esperienza dell'altro, se (non posso togliere me stesso dall'atto ) nell'altro tendo a voler conoscere solo me stesso? Posso davvero raggiungere l'altro da me? Che mezzi ho per poterlo fare?
In costante tensione verso l'altro, rimango in sospensione nell' 'impossibilità di esperire l'altro da me.
I soggetti ritratti sono immersi nel loro ambiente, in un contesto quotidiano, tra le loro cose, a cui affidano l'affermazione della propria identità. La prospettiva fotografica scelta mostra invece come lo sfondo, alle spalle dei soggetti, si contrae su se stesso evidenziando l'alienazione delle figure dal contesto. Chi sono veramente?
Il titolo dell'opera è quindi un grido di speranza, che l'esistenza non sia di monadi separate chiuse in sé, che l'abisso che ci accompagna sia un punto di partenza.
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Questo progetto è frutto di un periodo di grandi interrogativi sul mio sentimento di essere al mondo,sul significato del relazionarsi con l'altro da sé e sulla possibilità di comunicare, in modo autentico, un vissuto soggettivo che si riveli per ciò stesso collettivo.
Quanto è reale l'immagine che si costruisce di se stessi e si crede di presentare al mondo? Quanto quest'immagine ci avvicina o allontana da ciò che siamo realmente?
L'immagine di sé è strettamente legata l'inesorabile umano desiderio di essere desiderato dall'altro e questo alla ricerca del segno, dell'immagine di sé nell'altro come fosse la giustificazione della propria esistenza.
Ma come possiamo fare un'autentica esperienza dell'altro, se (non posso togliere me stesso dall'atto ) nell'altro tendo a voler conoscere solo me stesso? Posso davvero raggiungere l'altro da me? Che mezzi ho per poterlo fare?
In costante tensione verso l'altro, rimango in sospensione nell' 'impossibilità di esperire l'altro da me.
I soggetti ritratti sono immersi nel loro ambiente, in un contesto quotidiano, tra le loro cose, a cui affidano l'affermazione della propria identità. La prospettiva fotografica scelta mostra invece come lo sfondo, alle spalle dei soggetti, si contrae su se stesso evidenziando l'alienazione delle figure dal contesto. Chi sono veramente?
Il titolo dell'opera è quindi un grido di speranza, che l'esistenza non sia di monadi separate chiuse in sé, che l'abisso che ci accompagna sia un punto di partenza.
about the photographer
Nasce a Roma il 28/07/1988 da genitori musicisti, la madre cantante dell'Accademia di Santa Cecilia, il padre Direttore d'orchestra di carriera internazionale, divorzieranno l'anno seguente la nascita, legandosi fortemente con il nonno materno, noto scrittore, drammaturgo e collezionista di opere d'arte del periodo Espressionista tedesco, figura decisiva per l'avvicinamento alle arti figurative . A tredici anni decide di seguire le orme familiari e inizia a studiare musica proseguendo dopo il liceo alla Saint Louis Collage di Roma, seguendo le lezioni delle personalità di spicco del panorama jazzistico italiano e non. E' in quel periodo che si avvicina alla fotografia come via di fuga dalla disciplina ferrea dei suoi studi musicali. L'anno in cui avrebbe dovuto decidere di proseguire i suoi studi alla Modern drum di NYC, capisce che non è la sua strada bensì la strada già battura da qualcuno prima di lui. Smette di suonare e si inscrive all' università in Scienze Naturali che non porterà a termine a causa di un arresto nel suo percorso di studi dovuti a complicazioni dovuti all'improvviso scoppio di un disturbo dell'ansia che lo metterà di fronte ad interrogativi importanti. Ed è in questo momento che la fotografia esplode, da passatempo a vero e proprio linguaggio, unica via di comunicazione. Studia la storia e i personaggi che hanno fatto grande questa arte e comincia la sua ricerca artistica che lo porterà fin qui.back to gallery